“Tutto il creato si rallegri, poiché ecco che il Creatore che esiste prima di tutti i secoli nasce a Betlemme e appare bambino neonato”
(Canone proeortion, 23 Dic., ode 4)
Cari Padri e Fratelli, figli nel Signore nato,
Il nostro Signore Gesù Cristo è nato e la gioia ha irradiato il mondo intero! Il Dio Verbo è sceso dal Cielo e si è fatto Uomo sulla terra, affinché si realizzi l’unione e la communione di “Dio con gli uomini”! Perché finché Lui rimaneva nell’altezza della Sua magnificenza “nei cieli” e noi nell’umiltà della nostra caduta, “ci era impossibile partecipare alla Sua bontà e communicarci al Suo amore per gli uomini et un abisso impraticabile ci separava da Lui”, secondo le parole di San Gregorio il Teologo (Omelia 41,§12). Ma la Sua Bontà si rivelò e il Suo Amore per gli uomini prevalse.
Per questo un inno di vita, angelico e celeste, risuonò la notte della Nascita di Cristo a Betlemme di Giudea. I Santi Angeli circondavano il Presepio divino come un Trono di Cherubini e “gridavano gloria a Dio nel più alto dei cieli” (Canone Proeortion, 23 Dic., ode 9). I canti di dossologia della Chiesa di Cristo sulla terra cercano di assomigliare a questa melodia angelica di una bellezza e di una dolcezza incomparabili ed inimitabili, per esprimere la gioia dei Suoi figli all’occasione della magnificenza della Festa. Ma l’avvenimento festeggiato è così sublime ed inesprimibile, che qualsiasi cosa noi, gli uomini, offriremo sarà scarso.
Tuttavia è dover nostro partecipare a questo banchetto celeste e terrestre, poiché, ecco, finalmente anche noi, gli uomini, abbiamo offerto un dono: “una Madre Vergine”! La Sovrana Deipara, la Madre Tutta Pura dell’Emmanuele nato sulla terra, è il Dono più prezioso e sublime, innanzi al Quale si inchinano la terra e il cielo, tutto il mondo terrestre e celeste!
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Con la festa della Natività, tutto il creato è inondato di gioia e di esultanza. La tristezza e il pessimismo di questo mondo non sono in grado dunque di ombreggiare il così grande ottimismo della nostra Chiesa. Il Figlio e Verbo di Dio Padre, il nostro Signore e Dio Gesù Cristo, il nostro Creatore e Redentore, è entrato nella storia nello Spirito Santo unicamente per Amore, per salvarci dal virus malevolo del peccato, dall’amarezza e dal veleno del diavolo, dalle tenebre della corruzione e della morte.
Gli uomini di buona volontà fremono di allegrezza, e animati di una sacra venerazione, sono pieni di compunzione e di contrizione, cantando secondo la fede ortodossa “la ricchezza della teologia”. Invece i malintenzionati, quanto siano numerosi, soffrono nel freddo della loro incredulità, senza sapere dove sono diretti e dove andranno a finire. Si sforzano angosciosamente di valorizzare le nuove applicazioni e le possibilità davvero sorprendenti offerte dalla tecnica, per affrontare “i nemici invisibili” che colpiscono ormai senza pietà l’umanità arrogante, dimostrandogli la grandezza della sua debolezza. Eppure i tecnocrati ed i materialisti all’apogeo della loro illusione sono convinti che possono da soli “migliorare”, “immortalizzare” e “divinizzare” l’uomo irredento/non liberato, rendendolo prigioniero in eterno della sua mancanza di libertà e della sua rinnegazione. E non capiscono, gli insensati, che in questo modo servono il cerchio della corruzione e della morte, e pure quello che si nasconde di dietro ed inganna “il mondo intero” (Ap. 12, 9).
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Cari Fratelli in Cristo,
Non ci lasciamo impaurire dagli scenari tenebrosi sul proseguimento della vita nelle nuove condizioni che si stanno formando. Non dimentichiamo che il sovrano della storia è il Vincitore eterno, Cristo nostro Salvatore, il Quale fù l’oggetto di una persecuzione spietata sin dalla Sua divina Nascita, all’immagine della Sua Croce e della Sua Sepoltura; ma così, con l’Umiltà potente e vittoriosa della Sua estrema condiscendenza, Egli ha denudato i principi e le potestà delle tenebre ed ha schernito i demoni sconfitti e coperti di vergogna, trascinandoli triomfalmente (cf. Col. 2, 15).
Per i Suoi fedeli, per quelli che rimarranno fino alla fine costanti assieme a Lui sopportando con pazienza le tentazioni e le prove per l’Amore del Suo santo Nome, il Signore ha preparato una corona incorruttibile e un Regno Eterno di una bellezza indescrivibile ed inimaginabile!
Il Signore Stesso, la nostra sorgente di speranza vivente e di coraggio, è capace di mostrarci e di rivelarci un’uscita a tutti i vicoli ciechi della nostra vita. Di solito quando le cose si fanno troppo difficili, siamo tormentati da pensieri e presentimenti neri. Ma è proprio allora che abbiamo il bisogno urgente di vivificare la nostra anima con il ricordo di tutti i benefatti mandati dal Signore nella nostra vita in modo così vivace ed evidente, e che può dunque di nuovo mostrarci, se Glielo chiediamo e se Lo supplichiamo con fede: “E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete” (Mt. 21, 22). La preghiera con pentimento e fede vivente, presto o tardi, riceverà sicuramente una risposta.
La misericordia del Signora coprirà quello che ha una speranza incrollabile nell’aiuto divino, e il flagello degli avvenimenti dolorosi tormenterà solo i peccatori che non si pentono: “Molti saranno i dolori dell’empio, ma la grazia circonda chi confida nel Signore” (Sal. 31, 10).
In qualunque direzione si osserva il panorama della fede, della storia e dell’esperienza della nostra Chiesa e dei nostri Santi, si vede la confirmazione meravigliosa con prove evidenti che “il Signore è vicino a quanti Lo invocano” (Sal. 144, 18). Solo non cessiamo questa invocazione santa e salvatrice che ci procura ogni benedizione, per essere liberati di qualsiasi sentimento di insicurezza e di timore per il presente e specialmente per il futuro. Basta che noi rimaniamo assieme al nostro Salvatore nel Suo Corpo, la nostra santa Chiesa Ortodossa, qualsiasi cosa succeda e qualunque sia la situazione, perché ci sia accordato il Suo Regno Celeste. Amen!
Santa Natività 2020
Cristoè nato!
LA SACRA SINODO
L’Arcivescovo
† Kallinikos di Atene con i Membri della Sacra Sinodo
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